Shoulder Disability Questionnaire (SDQ)

Lo Shoulder Disability Questionnaire (SDQ) è un questionario con l’obiettivo di quantificare la disabilità associata al dolore di spalla.

Il questionario Shoulder Disability Questionnaire (SDQ), ideato nel 1994 da Croft e colleghi (1), è un questionario con l’obiettivo di quantificare la disabilità associata al dolore di spalla. È utile per inquadrare quali sono le attività problematiche per il paziente e per vedere se ci sono miglioramenti in queste attività dopo un certo periodo di tempo.

La versione originale è in inglese, ma nel corso degli anni è stato validato in diverse lingue, tra cui il turco, il coreano e lo spagnolo. Nel 2020, è stato tradotto e validato anche in italiano da Brindisino e colleghi (2).

Il questionario originale è stato validato per diverse patologie di spalla, tra cui il dolore alla spalla non specifico, la capsulite adesiva e la rottura della cuffia dei rotatori; può quindi venire utilizzato su una moltitudine di pazienti (1). La versione italiana del questionario invece, per ora, è stata validata solo su pazienti con dolore alla spalla non specifico (2), serviranno ulteriori studi prima di poterlo somministrare a pazienti con altre diagnosi.


Descrizione della scala

Nello Shoulder Disability Questionnaire sono compresi item ritenuti importanti sia dai pazienti che dai terapisti, oltre ad alcune domande relative all’aspetto psicologico, che indagano l’irritabilità e la perdita di appetito.

La scala si compone di 22 item totali a cui il paziente deve rispondere “sì” o “no”, tenendo conto dei suoi sintomi nelle ultime 24 ore.

I 22 item del questionario comprendono domande relative a:

  • Movimenti del braccio e della mano dal lato sintomatico
  • Restrizioni nelle attività quotidiane
  • Qualità del sonno
  • Aspetto psicologico

Il questionario può venir somministrato al paziente in prima seduta e successivamente dopo un periodo di tempo concordato in modo da constatare se ci sono miglioramenti nelle attività e nel punteggio al questionario, e se questi miglioramenti sono significativi.  


Valori psicometrici

La versione originale dello Shoulder Disability Questionnaire ha dimostrato promettenti valori psicometrici; nello studio di Brindisino e colleghi (2) sono state analizzate le proprietà psicometriche della versione italiana del questionario comparandole con la versione originale.

Innanzitutto, il questionario può essere suddiviso in due sub-scale, la prima di esse misura le attività e la seconda misura la partecipazione e i fattori psicosociali. Vediamo i valori psicometrici per ognuna delle due sub-scale:

La consistenza interna (“internal consistency”), valutata con il coefficiente alpha di Cronbach’s è risultata buona per la sub-scala 1 (α=0.78), ma non per la sub-scala 2 (α=0.45). Cancellando un item alla volta e misurando nuovamente il coefficiente alpha di Cronbach’s il suo valore non cambia, tranne che per l’item numero 7, appartenente alla sub-scala 1, e per l’item 8, appartenente alla sub-scala 2.

L’affidabilità (“reliability”) si è dimostrata eccellente, infatti il test-retest ha mostrato buoni livelli del coefficiente di correlazione interclasse sia per la sub-scala 1 (ICC=0.97) che per la sub-scala 2 (ICC=0.95); questo dato fa capire come questo strumento possa quindi essere utilizzato per la valutazione dei pazienti sia in clinica che nel setting di ricerca.

Lo Shoulder Disability Questionnaire ha mostrato anche un efficiente costrutto di validità (“construct validity”), in quanto delle 6 ipotesi analizzate nello studio, almeno 5 sono state rispettate per ogni sub-scala.

L’analisi degli errori di misura ha mostrato un errore di misura standard (“SEM”) di 0.7 per entrambe le sub-scale, e un minimal detectable change (“MDC”) di 1.8 e 1.9 per le sub-scale 1 e 2 rispettivamente. Questi valori ci aiutano a capire se il cambiamento del punteggio quando il questionario viene risomministrato dopo un certo periodo di tempo è associato a un reale cambiamento delle condizioni del paziente oppure se è dovuto a un errore di misurazione.

Un punto di forza di questo questionario è che è molto facile da comprendere e veloce da somministrare, il tempo medio per la sua compilazione è 2.30 minuti, il che lo rende clinicamente utile e fattibile (2).

Della versione italiana del questionario non sono state ancora analizzate la validità di contenuto (“content validity”) e l’interpretabilità (“interpretability”), serviranno quindi ulteriori studi che considerino anche questi valori in modo da avere una panoramica più completa.


Interpretazione dei risultati

Per lo Shoulder Disability Questionnaire il calcolo dei risultati è molto semplice, in quanto si sommano le risposte positive alle 22 domande, il punteggio va quindi da 0 a 22 e maggiore è il punteggio maggiore sarà la disabilità.

Ovviamente quando si somministra il questionario una seconda volta a distanza di tempo bisogna considerare anche il minimal detectable change, che, come detto in precedenza, è di 1.8 per la sub-scala 1 e di 1.9 per la sub-scala 2.

Scarica lo Shoulder Disability Questionnaire

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  • u003colu003ern tu003cliu003eCroft, P., Pope, D., Zonca, M., O’neill, T., u0026amp; Silman, A. (1994). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7944638/u0022u003eMeasurement of shoulder related disability: results of a validation studyu003c/au003e. Annals of the Rheumatic Diseases, 53(8), 525-528.u003c/liu003ern tu003cliu003eBrindisino, F., Pellicciari, L., Lorusso, M., Pennella, D., Padua, R., u0026amp; Di Bari, M. (2020). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32217269/u0022u003eCross-cultural adaptation, reliability, and validity of the Italian version of the Shoulder Disability Questionnaireu003c/au003e. Musculoskeletal Science and Practice, 46, 102123.u003c/liu003ernu003c/olu003e