Test di Maudsley

Una guida su tutto quello che un fisioterapista dovrebbe sapere sul Test di Maudsley.

test di Maudsley
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Il test di Maudsley è un test provocativo utilizzato in presenza di dolore laterale di gomito, o epicondilalgia. Più comunemente nota come “gomito del tennista” o definita col termine “epicondilite”, si tratta di una condizione che mostra una prevalenza compresa fra l’1 e il 3% della popolazione di età compresa fra i 35 e i 54 anni (1). 

Sebbene mostri un’evoluzione favorevole, questa patologia presenta frequenti recidive ed il tempo necessario alla remissione dei sintomi potrebbe essere piuttosto prolungato, anche fino a 12 mesi.

Una delle cause del dolore laterale di gomito è la tendinopatia dei muscoli estensori del polso che originano dall’epicondilo laterale, in particolare l’estensore radiale breve del carpo (ECRB), componente del tendine estensore comune del carpo (2). Il dolore potrebbe essere inoltre causato da una compressione del nervo radiale a livello del gomito.

Obiettivo del test

Il test di Maudsley è un test di provocazione del sintomo familiare al paziente, che potrebbe essere somministrato in ambito valutativo qualora il sintomo stesso non fosse rilevabile in anamnesi o all’esame fisico di base. Seppur venga proposto con il razionale di stressare la componente tendinea degli estensori di polso, dato che non sempre è possibile trovare una causa strutturale specifica del dolore in questa regione, il test potrebbe essere spogliato da questa veste strutturalista e venire utilizzato quindi come provocazione del sintomo non solo in caso di sospetta tendinopatia ed in presenza di dolore nocicettivo, ma anche qualora pensassimo che il dolore sia di origine neuropatica o siano presenti sintomi neuropatici, quali parestesie e scosse, per interessamento del nervo radiale.

Esecuzione del test

Il test viene eseguito con il paziente seduto, il gomito semiflesso ed appoggiato sul lettino, l’avambraccio pronato e le dita estese; il polso si trova in posizione neutra e la mano fuoriesce dal lettino. Il terapista si trova in piedi o seduto, di fronte o lateralmente al paziente, dal lato dell’arto da testare: mentre la mano prossimale dell’operatore stabilizza l’omero e palpa l’epicondilo laterale, la mano distale si posiziona con il secondo e terzo dito distalmente all’articolazione interfalangea prossimale del terzo dito del paziente. A questo punto si chiede al paziente di mantenere la posizione mentre il terapista applica una forza in direzione della flessione per qualche secondo. Il test risulta positivo per riproduzione del sintomo familiare al paziente.

Esecuzione del Test di Maudsley

Valori psicometrici

Il test di Maudsley è poco indagato in letteratura. Lo studio di Saroja et. Al (3) ha individuato come valori psicometrici una sensibilità dell’88% e una specificità dello 0%, ma si tratta di un singolo studio e per di più eseguito su un campione molto piccolo di 30 pazienti.

Conclusioni

Il test di Maudsley è un test provocativo che può essere somministrato a pazienti che lamentano dolore laterale di gomito, così come il test di Cozen o il test di Mill.

Esecuzione del Test di Cozen
Esecuzione del Test di Mill

Il test è stato concepito come manovra atta a riprodurre il sintomo familiare del paziente in caso di sospetta tendinopatia degli estensori di polso, ma essendo poco indagato in letteratura e non essendo sempre possibile individuare una causa strutturale in questi pazienti, il suo razionale potrebbe essere oggi declinato alla riproduzione del sintomo nel caso non sia stato possibile rilevarlo in anamnesi o all’esame fisico di base, anche in caso di sospetto dolore di origine neuropatica o sintomi neuropatici causati dal nervo radiale.