Batteria di Laslett

Vediamo insieme cos'è la batteria di Laslett, di quali test si compone come interpretare i risultati.

batteria di laslet
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La batteria di Laslett è composta da 6 test, 5 dei quali considerati chiave, e viene utilizzata per identificare un dolore che origina dall’articolazione sacro-iliaca (1, 2, 3).

L’obiettivo dei test è quello di stressare l’articolazione sacro-iliaca in varie direzioni per riprodurre il dolore familiare al paziente, in modo tale da poter differenziare la struttura da cui esso origina, ad esempio in presenza di low back pain (3). La batteria di Laslett viene anche usata per identificare il Pelvic Girdle Pain (PGP), nello specifico nel caso in cui non sia legato alla gravidanza.


Esecuzione dei test

Di seguito la descrizione di quelli che sono considerati i 5 test chiave della batteria di Laslett (4):

  • Distraction test (bilaterale): con il paziente supino, l’esaminatore applica un pressione diretta posteriormente sulle spine iliache anteriori superiori.
  • Thigh thrust test (destro): con il paziente supino ad anca flessa a 90°,  l’esaminatore fissa l’osso sacro contro il lettino con la mano sinistra, mentre con la destra applica una forza diretta posteriormente, attraverso il femore.
  • Gaenslen Test: consiste nello stressare in direzione opposta le due ali iliache, in antiversione e retroversione. Il test viene eseguito con il paziente in posizione supina disteso sul bordo del lettino; l’anca vicino al bordo viene estesa mentre la controlaterale viene flessa agli estremi del range di movimento.
  • Compression test (bilaterale): con il paziente in decubito laterale, l’esaminatore applica una forza sulla cresta iliaca, diretta verticalmente verso la cresta iliaca opposta.
  • Sacral thrust test (bilaterale): con il paziente prono, l’esaminatore applica una spinta verticale sul sacro, producendo un forza diretta anteriormente.

Il Drop Test, in cui il paziente in piedi a gamba estesa solleva un tallone, lasciandosi poi cadere sullo stesso, viene considerato affidabile, ma non fa parte dei test chiave poiché non ne è stata valutata la validità con uno studio di accuratezza diagnostica (4).


Interpretazione dei risultati

Secondo Laslett e collaboratori, il dolore può essere considerato con buona probabilità di origine sacro-iliaca qualora 3 dei 5 test chiave riproducano il dolore familiare al paziente (4) o, secondo una revisione più recente dello stesso Laslett, qualora siano positivi 2 test su 4 fra distraction, compression, thigh thrust e sacral thrust (5). Questo poiché la positività dei singoli test potrebbe dare un esito falso positivo e perdere validità, mentre l’accuratezza diagnostica diventa rilevante se il numero di test positivi aumenta.

Nel caso in cui nessuno dei 6 test provochi i sintomi, invece, il dolore deputato alla sacro-iliaco può essere escluso con molta probabilità.


Valori psicometrici

I primi studio hanno mostrato risultati contrastanti per quanto riguarda l’affidabilità inter-esaminatore dei singoli test di provocazione del dolore (8,9), mentre studi più recenti (1), come quello di Robinson (6), hanno dimostrato come il livello di affidabilità risulti accettabile, con valori da moderati a buoni (k=0,51-k=0,75) a condizione che i test siano altamente standardizzati.

Per quanto riguarda i valori di accuratezza diagnostica i valori sono buoni, prendendo in considerazione la positività di almeno 3 test chiave: la Sensibilità è del 91%, mentre la Specificità è del 78% ed aumenta fino all’87% nel caso in cui si possa escludere il fenomeno della centralizzazione del dolore nel soggetto esaminato (7).

Il test più sensibile è risultato il Thigh Thrust (88%), mentre il più specifico è il Distraction (81%).

Infine, i valori di Likelihood Ratio (LR), ossia il rapporto di verosimiglianza, risultano essere (7):

  • LR+    4.16 (2.16-8.39)
  • LR-     0,12 (0,02-0,49)

Conclusioni

La Batteria di test di Laslett può essere considerata uno strumento con soddisfacente affidabilità e validità per comprendere se il dolore del soggetto origini dall’articolazione sacro-iliaca, qualora i test siano altamente standardizzati.

I criteri di positività sono la provocazione del dolore familiare al paziente in 3 test sui 5 considerati chiave, oppure 2 test positivi fra distraction, compression, thigh thrust e sacral thrust.

Nel caso tutti i test risultino negativi, si può escludere quasi certamente che il dolore origini dall’articolazione sacro-iliaca.

È interessante che lo stesso Laslett evidenzi come vi siano alcune “correnti di pensiero”, le quali attribuiscono troppa o nessuna rilevanza al trattamento della sacro-iliaca e come lui stesso esprima dubbi riguardo all’efficacia dei trattamenti proposti per i disturbi riguardanti questa articolazione (4).