Brief Pain Inventory – BPI

La Brief Pain Inventory (BPI) è nato per valutare l’impatto e l’intensità del dolore nei pazienti oncologici. Vediamone i dettagli.

Brief Pain Inventory
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La Brief Pain Inventory (BPI) o Breve Questionario per la Valutazione del Dolore (BQVD) è uno strumento di misura multidimensionale originariamente sviluppato per valutare l’impatto e l’intensità del dolore nei pazienti oncologici (1). Il suo impiego è stato successivamente esteso anche alle condizioni dolorose croniche non maligne e, ad oggi, il suo scopo è quello di ottenere dati sulla severità del dolore e su quanto il dolore impatti la qualità di vita dei pazienti (2).

La BPI pertanto, più che uno strumento di screening diagnostico, si configura come un questionario di outcome, valido nell’identificare l’andamento del paziente nel tempo.

Dal punto di vista strutturale, è composto da due sezioni: la prima, composta da 4 item, indaga l’intensità del dolore in diverse situazioni (dolore attuale, dolore peggiore, minore e valore di media); la seconda sezione indaga l’interferenza del dolore nella vita quotidiana attraverso 7 item (lavoro, attività ricreative, deambulazione, qualità del sonno, umore, relazione con gli altri, qualità di vita). Ogni item viene valutato tramite una scala likert a 11 punti, il cui range va da 0, che indica “nessun dolore/nessuna interferenza” a 10, “massimo dolore/massima interferenza”.

In aggiunta, sono presenti altre due sezioni costituite da una body chart per la localizzazione del dolore e da una parte in cui viene indagata l’assunzione di farmaci da parte del paziente e l’effetto degli stessi (2, 3).


Interpretazione dei risultati

Viene fatta una media di ogni item che andrà a costituire la media complessiva di interferenza del dolore nella vita quotidiana.


Valori Psicometrici

Accettabilità = La scala è stata tradotta e adattata in tantissime lingue, tra cui hindi, vietnamita, italiana, turca, portoghese, giapponese, iraniana, francese, taiwanese (4,5,6,2).

Affidabilità = Lo strumento presenta buoni valori di affidabilità inter- e intra-operatore con coefficienti alpha di Chronbach che superano lo 0.80 (1,2,7).

Validità = La BPI ha dimostrato una buona correlazione con altri questionari sulla disabilità come il Roland and Morris Disability Questionnaire, specialmente per quanto riguarda l’impatto sulla qualità di vita dei pazienti (8).

Responsività = Il minimo miglioramento clinico percettibile (MPCI) fa riferimento a due studi diversi. Il primo, condotto su neuralgia trigeminale, riporta tra i valori un miglioramento del 75% nell’interferenza nelle ADL generali e del 62% nelle ADL facciali; del 58% nel dolore peggiore e del 27% nel dolore medio (9). Il secondo studio è stato condotto su pazienti affetti da fibromialgia e riporta un miglioramento del 30-35% negli item sulla severità del dolore (10).


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