Fisioterapista nel Regno Unito: quello che c’è da sapere!

Indice dell’articolo: C’è lavoro come fisioterapista nel Regno Unito?Una volta che mi  chiamano per un colloquio cosa succede?Che tipo di…

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Da quando mi sono trasferito a Londra nel 2016 ho ricevuto diversi messaggi da colleghi intenzionati a spostarsi nel Regno Unito per questioni lavorative. La risposta alla domanda se ne valesse la pena lavorare come fisioterapista in Inghilterra e nel Regno Unito in generale è rimasta sempre la stessa: assolutamente si.

Dal punto di vista professionale il Regno Unito è un altro pianeta, è il futuro che in Italia mai avremo.

Lo scopo di questo blog non è discutere la qualità della vita, le usanze culturali e culinarie bensì fare una analisi generale del ruolo del Fisioterapista nel Regno Unito.


C’è lavoro come fisioterapista nel Regno Unito?

Se c’è una cosa che non manca, quella è il lavoro.

Se fai una breve ricerca sui siti web di recruitment più usati (Indeed e Reed) troverai decine e decine di offerte di lavoro. A questo punto potreste obbiettare dicendo che Londra è un mondo a parte (ed è vero), ma avendo lavorato anche a Nottingham ho constatato che la situazione è simile, se non addirittura meglio. La ricerca del lavoro si svolge tutta online con curriculum rigorosamente senza foto per permettere una selezione più equa e con meno bias. Non esiste il portare il curriculum porta a porta. Ogni ospedale, o clinica, pubblica o privata, ha sul proprio sito, una sezione riservata ai lavori disponibili dove è possibile far richiesta. Non esistono concorsi. In alternativa ci sono le agenzie di collocamento che ti trovano lavori di pochi giorni o settimane in posti diversi. Questo tipo di lavoro (bank/locum) può essere un ottimo modo per fare esperienza all’inizio e capire dove si vuole lavorare. Ricapitolando: la prima grande differenza con l’Italia è che di lavoro ce n’è in abbondanza, non preoccuparti di questo.


Una volta che mi  chiamano per un colloquio cosa succede?

L’altra grossa differenza con l’Italia sono i colloqui di lavoro. Ho lavorato solo due anni in Italia perciò non ho una conoscenza profonda di come funziona il sistema ma quando ero in Italia nessuno mi ha mai chiesto che esperienze lavorative ho fatto o che conoscenze ed expertise ho sviluppato. In UK,  invece, ho fatto diversi colloqui e mi hanno sempre chiesto quale è stato il mio percorso professionale, che metodo di lavoro utilizzo  e quali sono i miei progetti per il futuro. Il curriculum viene quindi attentamente scrutinato.

Il colloquio è serio e impegnativo per un fisioterapista italiano che non ci è abituato. Domande ricorrenti a tutti i candidati sono l’identificazione di red flags, la prova pratica di un esame neurologico completo e lo sviluppo orale di un caso clinico con diagnosi differenziale, ragionamento clinico e piano di trattamento. La durata di solito è intorno all’ora e vi garantisco che non sarà l’ora più piacevole della vostra vita.

Sovente ci sono due o tre colloqui: i primi sono telefonici e poi quello orale eventualmente. Altre domande ricorrenti sono volte a sondare la personalità del candidato e la motivazione a lavorare per quella specifica azienda.


Che tipo di professionista è il fisioterapista?

Il fisioterapista nel Regno Unito è un professionista rispettato con ottime possibilità di carriera, sia a livello clinico che manageriale.

A livello clinico il fisioterapista tende a specializzarsi in un’area particolare: muscolo-scheletrica, neurologica, respiratoria, dolore cronico, pediatrica, pronto soccorso, women e men’s health, oncologica ecc.. di solito più si è specializzati e più si guadagna. Più che in Italia, quindi, c’è la tendenza a trovarsi una nicchia di formazione.

La formazione è vasta e si può trovare il corso o il master più rilevanti per i propri interessi.

Il lavoro è abbondante sia nel pubblico che nel privato e la progressione di carriera è più o meno simile.

A livello professionale ospedaliero (inpatient e outpatient) si è divisi in bande che vanno dalla 5 (Junior Physio) fino alla 8 (quest’ultima divisa in a, b, c). A ogni banda corrisponde un diverso profilo lavorativo. Più si sale di banda più sono le responsabilità e più alto è il salario. A partire dalla band 6/7 si possono anche avere altri membri del team da gestire (junior physio o physio assistant). Salendo di banda, accanto al lavoro clinico, si può essere coinvolti nella creazione di servizi clinici e non.

Per darvi un’idea del salario, un fisioterapista a Londra, di livello band 6 con qualche anno di esperienza, può arrivare a guadagnare 42k sterline. Un band 7 intorno alle 47k. Un consultant physio (band 8b) arriva oltre le 60k sterline all’anno. Tutto questo per 37,5 ore settimanali con 25 giorni di ferie pagate, malattia pagata, giorni pagati per l’aggiornamento professionale, corsi pagati (ogni posto di lavoro ha la sua policy a riguardo) e, spesso nel privato, anche assicurazione sanitaria medica pagata. Il tutto con un contratto a tempo indeterminato. Non male vero?

Oltre ai benefici sopra elencati, quando si lavora per una grossa azienda o un ospedale, si hanno sconti per cinema, shopping, acquisto della bici, dentista e baby sitter.

Nel caso si lavori per una piccola clinica privata invece il discorso cambia. Solitamente si lavora in regime di libera professione dove si viene pagati per paziente visto. Non ci sono quindi tutti i benefit che si hanno a lavorare in grosse aziende. Se hai intenzione di trasferirti  in UK probabilmente il primo anno lo passerai a  lavorare in qualche studio privato e poi potrai fare il salto di  qualità.


Oltre il classico ruolo da fisioterapista.

Un’altra grossa differenza tra il clinico italiano e inglese è rappresentata dalla possibilità di diventare “advanced practitioner. Tale professionista, in UK, ha la possibilità di prescrivere direttamente esami diagnostici, ha la possibilità di somministrare infiltrazioni, prescrivere determinati tipi di farmaci, eseguire ultrasuoni diagnostici e di prendersi cura di pazienti con quadri clinici complessi.

Pochi mesi fa è stato creato per i fisioterapisti un percorso unico, chiaro e preciso, per poter diventare advanced practitioner. Un master universitario in “advanced clinical practice per permettere a diversi professionisti sanitari di migliorare ed espandere le proprie abilità. Tale percorso formativo era una realtà radicata per gli infermieri e lo è ora anche per i fisioterapisti.

Un’altra differenza con l’Italia è la possibilità di offrire un servizio di triage per problematiche muscolo scheletriche. Il fisioterapista vede il paziente in accesso diretto e indirizza il paziente nella direzione più appropriata. Può mandarlo da un altro terapista per un ciclo di cura, da uno specialista per un consulto o per approfondimenti diagnostici. In questo modo il fisioterapista aiuterebbe ad alleggerire l’enorme mole di lavoro per i pronto soccorso e per i medici di medicina generale.

Lavorare nel Regno Unito è certamente un arricchente esperienza professionale che consiglio vivamente a qualsiasi fisioterapista. L’abbondanza e la qualità del lavoro, la possibilità di avanzamento professionale e la sicurezza offerta da ottimi contratti di lavoro sono tutti elementi che mancano in Italia al momento. Ovviamente non ci sono solo lati positivi. La burocrazia e la compilazione di scartoffie, che il sistema richiede, possono essere tediose. Va sottolineata, inoltre, una maggiore tendenza, da parte dell’utente, di esprimere rimostranza se il servizio ricevuto non è di proprio gradimento. È una spada a doppio taglio perché da un lato protegge il paziente mentre dall’altro può esporre il clinico a problemi legali.

Fondamentalmente mi sentirei di consigliare vivamente a tutti i miei colleghi un periodo di lavoro o studio all’estero e il Regno Unito è sicuramente uno dei posti migliori per questo.


Come diventare fisioterapista nel Regno Unito?

Per esercitare come fisioterapista nel Regno Unito occorre essere iscritto all’apposito albo dell’HCPC (Health and Care Professions Council). Per essere ammessi, occorre rispondere a dei requisiti minimi in termini di formazione ed esperienza.

È possibile presentare domanda per il riconoscimento del titolo nel Regno Unito attraverso il portale della Tessera Europea (EPC), un servizio messo a disposizione dall’Unione Europea per il riconoscimento dei titoli tra i paesi di varie figure professionali, tra cui il fisioterapista. Purtroppo il servizio sarà disponibile fino al 31 dicembre 2020, giorno in cui scadrà il periodo di transizione e verrà attuata la Brexit. Di conseguenza, se volete lavorare nel Regno Unito, sarà necessario sbrigarsi e presentare domanda entro tale data per facilitare il riconoscimento, visto che ancora non sapremo cosa succederà dal 1 gennaio 2021.

tessera professionale europea
Il portale della Tessera Professionale Europea

Una volta registrati sul portale dell’European Professional Card, è possibile “Creare una nuova Application” cliccando sull’apposito pulsante arancione. Attraverso una serie di passaggi sarà necessario inserire:

  • i propri dati;
  • la nazione in cui si vuole far riconoscere il titolo;
  • la durata del riconoscimento, temporaneo o permanente.
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Documenti da inoltrare per la richiesta HCPC

A questo punto dovranno essere caricati tutti i documenti richiesti tra cui:

A questo punto i documenti saranno inviati e dovranno passare prima dal Ministero della Salute italiano, che dovrà vagliarle ed accettarle, per poi inviarle al Ministero estero di riferimento, in questo caso l’HCPC.

Per il vaglio del Ministero della Salute sarà necessario pagare un bollettino di 16€ mentre per la presa in carico da parte dell’Health and Care Professions Council saranno necessarie 200£, circa 230€.

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Schermata da cui sarà possibile scaricare il certificato EPC

Entro 3 mesi si avrà la risposta alla richiesta del riconoscimento che potrà essere positiva o negativa. Nel secondo caso potranno essere richiesti dei documenti in più piuttosto che un periodo di tirocinio nel Regno Unito. Sarà quindi di primaria importanza curare i documenti inoltrati, per poter rispondere in modo completo agli Standard of Proficiency richiesti.

Se la richiesta avrà risposta positiva sarà possibile effettuare il pagamento per iscriversi al registro HCPC.