Jerk test spalla: come si esegue?

Indice dell’articolo: Jerk test: come si esegue?Jerk test: positivo/negativoJerk test: utile come test diagnostico?Conclusione Il Jerk Test è un test…

jerk test
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Il Jerk Test è un test clinico utilizzato per valutare l’instabilità di spalla e la presenza di possibili lesioni. L’instabilità di spalla è una problematica molto comune ed è importante, quindi, che il fisioterapista esegua un’anamnesi accurata e svolga un attento esame obiettivo. I test proposti in letteratura per la valutazione dell’instabilità sono diversi. Quelli principali sono: apprehension test e il release test per l’instabilità anteriore di spalla (1), mentre la palpazione della rima articolare posteriore, apprehension test e il già citato Jerk test per l’instabilità postero-inferiore (2).

Jerk test: come si esegue?

Tra i test ortopedici di spalla, come il Neer test o il Jobe test, troviamo il Jerk test, che viene utilizzato, come accennato in precedenza, per valutare l’instabilità postero-inferiore di spalla e possibili lesioni postero-inferiori del labbro glenoideo. Il test viene eseguito solitamente nella posizione seduta con il fisioterapista posizionato alle spalle del paziente. L’esaminatore stabilizza con una mano la scapola del paziente e, mantenendo con l’altra mano la spalla abdotta di 90° e in rotazione interna con presa sul gomito, imprime una forza assiale sull’omero in direzione prossimale in modo tale da indurre una sublussazione posteriore.

La spalla viene infine portata passivamente in adduzione sul piano trasversale (3). Nella valutazione dell’instabilità postero-inferiore il test è ritenuto positivo se viene percepito un click improvviso quando si sta eseguendo l’adduzione della spalla, in particolare quando la testa dell’omero scivola via dalla parte posteriore della glenoide. Quando successivamente la spalla viene riportata nella posizione iniziale, un secondo click, causato dal ritorno della testa omerale nella glenoide, viene riportato dal paziente. Durante l’esecuzione del test il movimento può causare o meno dolore al paziente (4). Al contrario, nella valutazione di possibili lesioni legamentose il criterio principale per ritenere il test positivo è la riproduzione di un dolore trafittivo durante l’esecuzione del movimento. In questo caso, invece, non è necessario che sia associato al dolore la presenza di un click (5).

Jerk test: positivo/negativo

In letteratura sono presenti alcuni studi che riportano ottimi valori psicometrici riguardanti il Jerk test. Nella valutazione dell’instabilità postero-inferiore il test se eseguito dopo anestesia presenta una sensibilità del 96.2% e una specificità del 98.5%. Inoltre, possiede un positive predictive value (PPV) pari al 90.4% e un negative predictive value (NPV) del 99.4% (6). Nella pratica clinica per un fisioterapista è importante però conoscere i valori psicometrici dei test eseguiti senza anestesia per sapere l’accuratezza dei test che poi vengono svolti in studio. In questo caso i valori di sensibilità e specificità sono pari al 73% e al 98% (7).

Questo test sembra avere ottimi risultati anche nella valutazione delle lesioni postero-inferiori del labbro glenoideo. La sensibilità e specificità in questo caso sono sovrapponibili a quanto riportato in precedenza per l’instabilità postero-inferiore. Infatti, i valori sono rispettivamente pari al 73.3% e 98% (8). L’accuratezza diagnostica invece è del 93.6% e i valori di likehood ratio sono: +LR 34, – LR 0.27 (8). Un importante limite sui valori riportati è però dato dallo scarso numero di studi che hanno valutato questo test clinico. Infatti, sono pochi gli autori che hanno analizzato il Jerk test nella diagnosi di lesioni del labbro glenoideo e di instabilità articolare.

Jerk test: utile come test diagnostico?

Questo test può sicuramente essere utile per il fisioterapista durante lo svolgimento dell’esame obiettivo, in particolare nella valutazione dell’instabilità gleno-omerale postero-inferiore e nelle lesioni del labbro. La scarsa quantità di studi che valutano questo test, tuttavia, pone qualche punto interrogativo sull’effettiva affidabilità di questo test. Infatti, alcuni autori hanno proposto altri test per la valutazione delle lesioni postero-inferiore del labbro glenoideo. Il più menzionato in letteratura è il Kim test.

Questo test, infatti, sembra avere ottimi valori di sensibilità e specificità, rispettivamente l’80% e il 94%, e l’accuratezza è pari al 91.3% (8). Inoltre, se paragonato al Jerk test, il Kim test sembra essere più sensitivo nelle lesioni inferiori, mentre al contrario il primo è più sensitivo per le lesioni posteriori del labbro. La sensibilità, però, aumenta al 97% se vengono eseguiti entrambi i test (5). Quindi, nelle spalle in cui entrambi i test risultano negativi il fisioterapista può escludere con ottima probabilità una lesione postero-inferiore del labbro glenoideo.

Infine, il Jerk test può essere utile come elemento predittivo del trattamento conservativo nell’instabilità postero-inferiore di spalla (4). In questi pazienti un Jerk test doloroso sembra essere un possibile indice di fallimento di un programma di riabilitazione di circa 4 mesi. Secondo gli autori questo è causato con molta probabilità dal labbro glenoideo che potrebbe essere lesionato. 

Conclusione

Il Jerk test è un test clinico che può essere importante per il fisioterapista durante l’esame obiettivo. Il test acquisisce maggiore affidabilità se associato a un’accurata anamnesi e al Kim test nel rule out per lesioni postero-inferiori del labbro glenoideo. Inoltre, può essere un segno predittivo molto utile per la prognosi del trattamento conservativo nell’instabilità postero-inferiore.

BIBLIOGRAFIA

1.        Lo IKY, Nonweiler B, Woolfrey M, Litchfield R, Kirkley A. An Evaluation of the Apprehension, Relocation, and Surprise Tests for Anterior Shoulder Instability. American Journal of Sports Medicine. 2004. 

2.        Biederwolf NE. A proposed evidence-based shoulder special testing examination algorithm: clinical utility based on a systematic review of the literature. Int J Sports Phys Ther. 2013; 

3.        Matsen FA, III, Thomas SC, Rockwood CA, Jr WM. The shoulder. 2nd ed. Matsen FA, Rockwood CA J, editor. 1998. 611-754 p. 

4.        Kim SH, Park JC, Park JS, Oh I. Painful jerk test: A predictor of success in nonoperative treatment of posteroinferior instability of the shoulder. American Journal of Sports Medicine. 2004. 

5.        Kim SH, Park JS, Jeong WK, Shin SK. The Kim test: A novel test for posteroinferior labral lesion of the shoulder – A comparison to the Jerk test. Am J Sports Med. 2005; 

6.        Cuéllar R, González J, De La Herrán G, Usabiaga J. Exploration of glenohumeral instability under anesthesia: The shoulder jerk test. Arthrosc – J Arthrosc Relat Surg. 2005; 

7.        Dhir J, Willis M, Watson L, Somerville L, Sadi J. Evidence-Based Review of Clinical Diagnostic Tests and Predictive Clinical Tests That Evaluate Response to Conservative Rehabilitation for Posterior Glenohumeral Instability: A Systematic Review. Sports Health. 2018; 

8.        Munro W, Healy R. The validity and accuracy of clinical tests used to detect labral pathology of the shoulder – A systematic review. Manual Therapy. 2009.