Test di Yergason

Vediamo insieme cos'è il Test di Yergason, come si esegue e cosa mi devo aspettare.

Test di Yergason
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Il test di Yergason è utilizzato per valutare il tendine del capo lungo del bicipite brachiale (CLBO). Se inserito all’interno di un esame obiettivo completo, può fornire informazioni importanti al fisioterapista.


Obiettivo del test

Storicamente, il test di Yergason è stato impiegato per rilevare possibili lesioni SLAP, danni al CLBO o segni di tendinopatia. Tuttavia, in base alle evidenze più recenti, si reputa essenziale integrare questo test in una valutazione più complessa per interpretare nella maniera corretta i risultati. (1)


Come si esegue il test?

Il paziente è seduto, con l’operatore posizionato accanto al braccio da valutare. Una mano stabilizza la spalla con il pollice posizionato sul passaggio del tendine del capo lungo del bicipite, mentre l’altra mano afferra il terzo distale dell’avambraccio, opponendosi alla supinazione del paziente.
Il test è considerato positivo se il movimento e l’attivazione muscolare provocano un dolore localizzato sotto il pollice della mano che stabilizza la spalla.

Esecuzione del Test di Yergason

Valori psicometrici

I valori di sensibilità variano, a seconda degli studi, tra il 18,4% e il 43%, mentre quelli di specificità oscillano tra il 75% e l’87,7% nella valutazione di una lesione SLAP. (2,3)

Per quanto riguarda la valutazione di una lesione del capo lungo del bicipite brachiale (CLBO), la sensibilità è circa del 37% e la specificità dell’83%. (4)

La sensibilità di un test rappresenta la sua capacità di identificare correttamente i soggetti che hanno la patologia, ovvero la proporzione di malati che risultano positivi al test. La specificità, invece, misura la capacità del test di riconoscere i soggetti sani, cioè la proporzione di persone senza la patologia che vengono correttamente identificate come tali.


Conclusione

Il test di Yergason, come molti altri test speciali per la spalla, non presenta valori psicometrici sufficienti per identificare con certezza una specifica patologia del paziente. Tuttavia, se integrato in un insieme più ampio di test, può contribuire a migliorare i valori di sensibilità e specificità.
Pur non potendo essere utilizzato come unico criterio per una diagnosi, il test di Yergason può comunque risultare utile al fisioterapista per monitorare i progressi clinici del paziente.