Pain Catastrophizing Scale

La Pain Catastrophizing Scale (PCS) è una scala di misura per valutare la catastrofizzazione dei pensieri legati al dolore in…

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La Pain Catastrophizing Scale (PCS) è una scala di misura che si basa su un questionario autocompilativo composto da 13 item, designato per valutare la catastrofizzazione di pensieri legati al dolore in adulti con o senza dolore cronico.

Lo strumento è stato validato per la prima volta nel 1995 dal gruppo di ricerca americano di Michael J. e L. Sullivan, dopo che precedenti ricerche avevano dimostrato una relazione consistente tra reazioni di angoscia/catastrofizzazione e stimolazione dolorosa, nonostante la precisa natura ai tempi fosse ancora incerta1. Ad oggi, la scala è stata tradotta e validata in 27 lingue2 tra cui in italiano nel 2012 dal gruppo di M.Monticone et al3.

Pain Catastrophizing Scale

Descrizione del questionario

La Pain Catastrophizing Scale si presenta come un questionario di 13 punti, dove ad ognuno di essi è possibile attribuire un punteggio da 0 (mai) a 4 (sempre).

È preceduto da una breve prefazione e dalle istruzioni per la compilazione. La somministrazione del questionario è gratuita, necessita di carta e penna o di un supporto elettronico e non occorre un precedente training dell’operatore.

È possibile, inoltre, dividere il questionario in 3 sottoscale:

  • Rumination (PCS-R); item 8, 9, 10, 11 (es. non posso smettere di pensare a quanto fa male);
  • Magnification (PCS-M); item 6, 7, 13 (es. sono in ansia che qualcosa di grave possa accadermi);
  • Helplessness (PCS-H); item 1, 2, 3, 4, 5, 12 (es. non c’è nulla che posso fare per ridurre il mio dolore).

La scala nella sua versione originale è stata validata per: popolazione adulta sana, osteoartrite e dolore cronico. La sua versione italiana è stata validata solo relativamente al mal di schiena cronico e, in seguito a una discussione tra esperti, la distribuzione degli item rispetto alla versione originale è stata generalmente confermata ad eccezione dell’item 1 (inserita nella sottoscala Rumination invece che Helplessness) e 6 (inserita in Helplessness invece che Magnification)3.

Pain Catastrophizing Scale: scala

Valori Psicometrici

La Pain Catastrophizing Scale nella sua versione originale in merito al dolore cronico ha mostrato buone proprietà psicometriche tra cui: eccellente affidabilità test-retest, eccellente consistenza interna per lo score totale e adeguata/eccellente per le sottoscale, eccellente validità di costrutto e un MDC soddisfacente1,4,5. Tali proprietà sono risultate abbastanza coerenti nelle varie traduzioni linguistiche e culturali effettuate.

Nello specifico, nella sua versione italiana, queste sono state calcolate su un campione di 180 soggetti di cui 77 donne e 103 uomini con un età media di 44 anni e con riferito mal di schiena in media da 1 anno3. Sono state indagate:

  • accettabilità; il test è stato ben accetto dal 100% del campione e il questionario è stato completato da tutti in circa 5 minuti senza problemi di comprensione;
  • consistenza interna eccellente (Cronbach’s alfa = 0.92);
  • affidabilità test-retest altamente significativa (ICC= 0.842);
  • validità; è stata dimostrata una moderata correlazione con Numeric Pain Rating scale (NPRS), Tampa scale of Kinesiofobia (TSK), Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS) e  Positive and Negative Affect Scale (PANAS) nella sottoscala “Negative”.
  • sensibilità al cambiamento soddisfacente (MDC = 10.45).

Interpretazione dei risultati

La Pain Catastrophizing Scale è composta da 13 item dove ognuno di essi ha 5 risposte possibili:

  • 0 = mai;
  • 1 = raramente;
  • 2 = qualche volta;
  • 3 = spesso;
  • 4 = sempre.

Il punteggio totale è di 52 punti mentre i punteggi massimi per ogni sottoscala sono:

  • Helplessness 24 punti;
  • Rumination 20 punti;
  • Magnification 8 punti.

Il livello di catastrofizzazione aumenta con l’aumentare del punteggio totale. In aggiunta, la versione originale in inglese identifica un valore cut-off (>30) per cui sembra esserci un livello di catastrofizzazione del dolore cronico clinicamente rilevante1,6. Tale valore identifica il 75° percentile della distribuzione del campione.

Infine, i punteggi delle sottoscale da sole non identificano un dato preciso di catastrofizzazione, ma forniscono un utile strumento clinico per comprendere i fattori che maggiormente influenzano i pensieri negativi legati al dolore e permettono di intervenire con un adeguato progetto riabilitativo individuale.