Scala MRC

La Medical Research Council (MRC) Scale è una scala di 6 valori, che vanno da 0 a 5, per la…

La Medical Research Council (MRC)[1] Scale è una scala di 6 valori, che vanno da 0 a 5, per la misurazione della forza attraverso l’osservazione dei movimenti e del comportamento muscolare per i gradi da 0 a 3, e la somministrazione di Test Manuali Muscolari per i gradi 4 e 5[2].

Questa scala di valutazione è stata sviluppata dal Medical Research Council of Great Britain (MRC) System nel 1942[2] in ambito neurologico per la valutazione e la misurazione della forza in pazienti affetti da ferite di guerra e dalla Poliomelite, ma grazie al semplice e immediato utilizzo, il suo impiego è stata esteso anche in pazienti non affetti da queste problematiche.

Uno dei limiti principali della scala è dato dalla somministrazione manuale della stessa, il che rende il risultato difficilmente oggettivabile (per i gradi 4 e 5) tra più operatori sullo stesso paziente.

È utile quindi l’utilizzo da parte dello stesso operatore al fine di misurare i cambiamenti di forza del paziente nel tempo[3].


Descrizione della scala

L’MRC Scale è costituita da un punteggio di attribuzione della forza, che va da 0 a 5[4]:

  • 0  Assenza di contrazione
  • 1  Accenno di contrazione muscolare
  • 2  Movimento attivo eliminando la forza di gravità
  • 3  Movimento attivo contro la forza di gravità
  • 4  Movimento attivo contro la forza di gravità e una resistenza
  • 5  Forza normale
  • La somministrazione della scala richiede l’osservazione del comportamento muscolare e del movimento, per l’attribuzione dei primi 3 gradi, e l’applicazione di una forza, attraverso un test manuale muscolare da parte dell’operatore, per il grado 4 e 5[2].
  • Nel manuale “Aids to the Examination of the Peripheral Nervous System” (1942 e successive ri-edizioni) vengono riportate tutte le procedure e le posizioni specifiche per l’applicazione della scala in ogni distretto di cui si necessita la valutazione della forza[2].
  • A causa della somministrazione manuale dei test muscolari, la scala risulta essere più attendibile per la misurazione della forza di spalla e gomito[5].

Valori psicometrici

Nello studio di Paternostro-Sluga e colleghi[4] vengono calcolati i valori di affidabilità e validità dell’MRC in 31 soggetti con deficit di forza ai muscoli dell’avambraccio per paresi periferica del nervo radiale.

  • Affidabilità:
    • Per l’affidabilità inter-operatore sono stati calcolati e mediati i coefficienti kappa ponderati a coppie per l’estensione del dito: 0,77; l’estensione del polso: 0,78; la forza della presa: 0,78.
    • Per l’affidabilità intra-operatore, sono stati calcolati i coefficienti kappa ponderati a coppie per le 2 misurazioni di un singolo esaminatore, in entrambe le valutazioni, è stata poi valutata la forza relativa per ciascuna di esse. Questa è stata definita come il rapporto tra i valori della mano affetta e quelli della mano sana: per l’estensione del dito: 0,86; per l’estensione del polso: 0,82; per la forza della presa: 0,84.
  • Validità: per ottenere informazioni sulla validità, è stato calcolato il coefficiente di correlazione di Spearmanil tra la forza di presa mediana misurata con la scala MRC e le misurazioni della forza relativa massimale, e si attesta allo 0,78.

Interpretazione dei risultati

Quando si applica questa scala occorre tenere in considerazione che è pressoché impossibile isolare l’azione muscolare di un singolo muscolo rispetto ai sinergici, e che tra il punteggio 3 e 4 vi è un ampio divario[3].

Infatti nello studio sperimentale di MacAvoy e colleghi nel 2007[6] emerge che:

  • per flettere il gomito contro gravità basta il 4% della forza massimale dei muscoli flessori.
  • da questo si deduce che in realtà la forza di grado 3/5 esprima solo il 4% della forza massima dei muscoli esaminati – rappresentando un valore di forza molto basso rispetto a quello che, nella pratica clinica, si è portati a pensare applicando questa scala.
  • di conseguenza, tra il grado 3/5 e 4/5 sussiste un ampio divario perché con il grado 4/5 si sviluppa potenzialmente oltre il 96% della forza massima, facendo si che il grado 4/5 includa livelli di forza sia elevati che modesti.

Il gold standard per la misurazione della forza resta la dinamometria isocinetica[3] tramite utilizzo di dispositivi specifici, ma per via dell’assenza di costi e della facilità di applicazione, l’MRC grading system rimane un valido strumento nella pratica clinica per la valutazione della forza, anche nei pazienti non affetti da affezioni neurologiche.

  • u003colu003ern tu003cliu003eMedical Research Council. u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20928945/u0022u003eu003cuu003eAids to the investigation of pe-ripheral nerve injuriesu003c/uu003eu003c/au003e. u003cemu003e2nd ed. London: Her Majesty’s Sta- tionery Officeu003c/emu003e (1943).u003c/liu003ern tu003cliu003eO’Brien, M. u003ca href=u0022https://www.us.elsevierhealth.com/aids-to-the-examination-of-the-peripheral-nervous-system-9780323871105.html#:~:text=Aids%20to%20the%20Examination%20of%20the%20Peripheral%20Nervous%20System%2C%206th%20Editionu0026amp;text=For%20more%20than%2080%20years,students%20and%20experienced%20practitioners%20alike.u0022u003eu003cuu003eAids to the Examination of the Peripheral Nervous Systemu003c/uu003eu003c/au003e. u003cemu003eThe Guarantors of Brainu003c/emu003e. Saunders Elsevier (2010).u003c/liu003ern tu003cliu003eMichelle, A. J. u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17275587/u0022u003eu003cuu003eUse of the Medical Research Council Muscle Strength GradingSystem in the Upper Extremityu003c/uu003eu003c/au003e. u003cemu003eThe Journal of Hand Surgery. u003c/emu003e 32A (2007).u003c/liu003ern tu003cliu003ePaternostro-Sluga, T., Grim-Stieger, M. et al. u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19020701/u0022u003eu003cuu003eReliability and Validity of the Medical Research Council (MRC) Scale and a Modified Scale for Testing Muscle Strength in Patients with Radial Palsyu003c/uu003eu003c/au003eu003cemu003e. u003c/emu003eu003cemu003eJ Rehabil Med. u003c/emu003e40: 665–671 (2008)u003cemu003e.u003c/emu003eu003c/liu003ern tu003cliu003eNoreau, L., Vachon, J. u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9800275/u0022u003eu003cuu003eComparison of three methods to assess muscular strength in individuals with spinal cord injuryu003c/uu003eu003c/au003e. u003cemu003eSpinal Cordu003c/emu003e. 36:716 –723 (1998).u003c/liu003ern tu003cliu003eMacAvoy M. C., Green, D. P. u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17275586/u0022u003eu003cuu003eCritical Reappraisal of Medical Research Council Muscle Testing for Elbow Flexionu003c/uu003eu003c/au003e. u003cemu003eThe Journal of Hand Surgeryu003c/emu003e. Vol. 32A (2007).u003c/liu003ernu003c/olu003e