La Pain Science non è una modalità di trattamento!

Come ho già detto più volte, la ‘pain science’ è solo scienza riguardante il dolore: non c’è nessun gruppo segreto…

pain science
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Come ho già detto più volte, la ‘pain science’ è solo scienza riguardante il dolore: non c’è nessun gruppo segreto o setta della pain science ma solo persone che studiano in modo scientifico l’esperienza dolorosa. Sono i clinici che usano le attuali evidenze sul dolore per informare e fornire il miglior trattamento ai propri pazienti. Sono i professionisti sanitari che vorrebbero utilizzare tutta la prospettiva scientifica sul dolore come base per il loro ragionamento clinico.

Sto iniziando ad odiare questo termine, ‘pain science’, non perché sia sbagliato (perché non lo è) ma per l’abuso che se ne fa e per quello che implica per le persone. È diventato un termine ‘bastardo’ e un’etichetta che dà modo a chi non è aggiornato di aver qualcosa da attaccare.

Penso che la ‘pain science’ sia diventata vittima del suo stesso successo: i clinici tendono a rimanere legati al vecchio modo di vedere il mondo ed hanno erroneamente interpretato la ‘pain science’ come qualcosa da fare al paziente, una modalità di trattamento, qualcosa che non è mai stata! Quindi la pain science è stata modificata e storpiata per poter spiegare vecchi modelli di trattamento che spesso non c’entrano niente con la scienza e spesso sono completamente pseudo-scientifici.

Ho parlato del pericolo dell’aumento della popolarità della pain science circa 1-2 anni fa. c’è un alto rischio che vengano utilizzati gli stessi modelli di pensiero non scientifici e non critici e le stesse teorie che hanno caratterizzato la fisioterapia e la gestione del dolore nelle ultime decadi, solo con la nuova dicitura ‘’pain science’’ scritta sopra.

Alcuni clinici stanno facendo presentazioni coreografiche al cliente, promuovendo la ‘’pain science’’ e il tutto con una mentalità da ‘aggiustatutto’ (anche chiamata sindrome del guaritore) ed utilizzando ancora il modello di trattamento ‘’dell’operatore’’. L’implicazione di questa mentalità è che il paziente è visto come un destinatario passivo dell’incontro terapeutico e che i clinici non si vedono come persone che interagiscono con altri esseri umani.

Questo modo di pensare può avere un effetto catastrofico poiché la sua mancanza di scientificità e di spirito critico, unito al nuovo modello del dolore usato impropriamente, può danneggiare seriamente la ricchezza del sapere scientifico e quella miniera d’oro di sapere che è la moderna scienza del dolore. E tutto perché le persone che abusano di questo sapere provano ad abbassare la scienza del dolore al loro livello.

Dobbiamo migliorarci nel diffondere la più moderna versione della gestione del dolore e sostituire la vecchia visione con una nuova e più scientifica.

La pain science è solo scienza del dolore: niente di più, niente di meno!


Tradotto ed adattato in italiano da “Pain science is not a modality!” di Lars Avemarie.