Test di Hawkins: Come si esegue?

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Il test di Hawkins, assieme al test di Neer, il test di Jobe, il test di Yocum e il Jerk test, fa parte dei principali test clinici utilizzati da fisioterapisti e ortopedici per la valutazione dei pazienti che lamentano dolore a livello del complesso articolare della spalla1-9

L’utilizzo di questi test ha l’obiettivo di fornire due indicazioni di massima al clinico: capire quale può essere la struttura coinvolta nella problematica indicata dal paziente e identificare se procedere con l’esecuzione di una Risonanza Magnetica, ad oggi considerata il Gold Standard a livello diagnostico nella patologia di spalla1-4.

In questo articolo analizzeremo più in dettaglio questo test: dopo aver visto quando e come eseguirlo, cercheremo di capire quanto può essere affidabile all’interno di una valutazione clinica, se effettivamente può avere valenza diagnostica e, in caso, in che misura.

Test di Hawkins, cos’è?

Il test di Hawkins, uno dei tanti test ortopedici di spalla, come abbiamo precedentemente accennato fa parte dei test più utilizzati per la  valutazione della cosiddetta SIS (SubAcromial Impingement Syndrome): tale condizione comprende uno spettro di lesioni a livello dello spazio subacromiale che include, tra le altre, le lesioni parziali della cuffia dei rotatori, le tendiniti calcifiche e le borsiti subacromiali3.

Solitamente alla base di questi quadri patologici vi è un contatto ripetuto o eccessivo dei tendini della cuffia (con particolare riferimento al tendine del muscolo sovraspinato) con le altre strutture anatomiche: ciò comporta dolore e limitazione funzionale1-3.

Contrariamente ad altri test di valutazione, il test di Hawkins, o Hawkins-Kennedy, viene preso in esame da vari studi clinici nel corso del tempo, con risultati pressoché concordi in termini di validità clinica.

Prima però vediamo dal punto di vista pratico come viene eseguito questo test.

Il test può essere suddiviso in due fasi: durante la prima fase il terapista posiziona l’arto da valutare con gomito e spalla flessi a 90°. Successivamente, stabilizzando la spalla, l’operatore porta in rotazione interna l’arto, applicando una leggera sovrappressione, fino alla fine del range di movimento o alla comparsa di dolore da parte del paziente6-9.

L’esito del test si definisce in funzione dalla presenza o assenza di dolore durante la manovra: in caso di dolorabilità a livello della spalla, il test può considerarsi positivo, al contrario lo si ritiene negativo6-9.

In caso di positività al test di Hawkins, possiamo considerare l’ipotesi di avere a che fare con una sindrome da conflitto subacromiale, che andrà comunque confermata dalla positività ad altri test e dall’esito di una RM.

In caso di negatività invece, non possiamo completamente escludere la presenza di SIS, e dovremmo analizzare l’esito degli altri test di spalla per tenere in considerazione tutte le ipotesi più plausibili, vista comunque la non altissima specificità di questo test, preso singolarmente.

Prima di analizzare nel dettaglio sensibilità e specificità del test di Hawkins, vediamo brevemente cosa si intende con queste due caratteristiche così importanti nei test clinici. Per sensibilità si intende la capacità di un test di identificare i soggetti che presentano la patologia e corrisponde alla proporzione di soggetti realmente ammalati identificati come tali dal test. La specificità invece è la capacità del test di identificare i soggetti che non presentano la patologia: corrisponde alla proporzione di soggetti realmente sani identificati come tali dal test. Solitamente queste due caratteristiche sono correlate da una proporzionalità inversa: più un test risulta sensibile, meno tende ad essere specifico, e viceversa.

Nel caso del test di Hawkins, questa tendenza viene rispettata: negli studi presi in esame la sensibilità risulta essere più alta della specificità, anche se vi è discordanza tra i diversi studi analizzati: abbiamo infatti valori di sensibilità che per alcuni autori si attestano vicino all’80% (79%), mentre per altri si registra una percentuale che oscilla tra il 70 ed il 76%; in entrambi i casi però possiamo dire che questo valore è abbastanza soddisfacente ed in linea con altri test riguardanti lo stesso distretto. La specificità invece risulta attorno al 40% in tutti gli studi considerati, con una forbice che va dal 36% al 45%1-9

Uno studio in particolare ha analizzato anche l’accuratezza di questo test per l’impingement, che però è risultata essere piuttosto bassa, soprattutto se il test viene considerato singolarmente e non è accompagnato da altri tipi di valutazione clinica8.

Test di Hawkins: utile come test diagnostico?

Cerchiamo a questo punto di capire se effettivamente il test di Hawkins può avere valenza diagnostica nella definizione di una SIS e in quale modo può influenzare una valutazione di una spalla dolorosa, considerando la sua importanza clinica.

Analizzando gli studi e le meta analisi che includono questo test tra quelli adoperati per la valutazione della sindrome da conflitto, si nota come spesso questo tipo di valutazione clinica venga presa in considerazione dagli autori, probabilmente per la sua facile esecuzione e riproducibilità.

Possiamo dire che la sensibilità di questo test è mediamente piuttosto buona, considerando gli articoli analizzati: nonostante la discordanza dei valori percentuali infatti, non scendiamo mai attorno al 70%.

Inoltre, nello studio di Hegedus et al. Del 2008, emerge come il test di Hawkins possa essere considerato un buon test di screening per il conflitto subacromiale: in questo caso si intende che, qualora il paziente risultasse positivo al test, si può procedere con altri test più specifici per l’impingement, per rafforzare la nostra ipotesi iniziale5.

Un altro dato interessante che emerge da diversi studi presi in esame è quello relativo all’efficacia di questo test in associazione con altri test diagnostici: uno studio del 2012 evidenzia come la combinazione del test di Hawkins, del test di Neer e dell’Empty Can Test aumenti la probabilità di SIS, nonostante l’aumento non sia sufficiente ad evitare il ricorso alla diagnosi strumentale tramite Risonanza Magnetica8.

Conclusioni

Riassumendo, possiamo considerare il test di Hawkins come un test che deve essere presente nella nostra batteria di valutazioni cliniche per il paziente che si presenta con una spalla dolorosa nel nostro studio, in quanto può indirizzare la nostra diagnosi funzionale in maniera adeguata.

L’aspetto essenziale è però che questo test venga sempre eseguito in associazione ad altri test e, qualora questo ed altri test risultino positivi, è sempre consigliato avere riscontro diagnostico tramite la Risonanza Magnetica, che ricordiamo essere il Gold Standard per la patologia di spalla.

Bibliografia

  1. Eric J. Cotter, Charles P. Hannon, D. Christian, Rachel M. Frank, Bernard R. Bach. Comprehensive Examination of the Athlete’s Shoulder. Sport Health vol.10 ( jul-aug 2018); 366-375.
  2. Eric J. Hegedus. Which physical examination tests provide clinicians with the most value when examining the shoulder? Update of a systematic review with meta-analysis of individual tests. Br J Sports Med (2012); 46:964-978.
  3. L. Silva, J. L. Andreu, P. Munoz, M. Pastrana, I. Millan, J. Sanz, C. Barbadillo, M. Fernandez-Castro. Accuracy of Physical Examination in Subacromial impingement syndrome. Rheumatology 2008; 47:679-683.
  4. Nitin B. Jain, Jennifer Luz, Laurence D. Higgins, Yan Dong, Joon J.P. Warner, Elizabeth Mazkin, Jeffrey N. Katz. The Diagnostic Accuracy of Special Tests for Rotator Cuff Tear: The ROW Cohort Study. Am J Phys Med Rehabil. 2017 March ; 96(3): 176–183.
  5. E. J. Hegedus, A. Goode, S. Campbell, A. Morin, M. Tammadoni, C. T. Moorman, C. Cook. Physical examination tests of the shoulder: a systematic review with meta-analysis of individual tests. Br J Sports Med, August 2008; 42:80-92;
  6. Angela Cadogan, Peter McNair, Mark Laslett, Wayne Hing. Shoulder pain in primary care: diagnostic accuracy of clinical examination tests for non-traumatic acromioclavicular joint pain. BMC Musculoskeletal Disorders 2013, 14:156;
  7. Michael K. Krill, Samuel Rosas, KiHyun Kwon, Andrew Dakkak, Benedict U. Nwachukwu, and Frank McCormickf. A concise evidence-based physical examination for diagnosis of acromioclavicular joint pathology: a systematic review. Phys Sportsmed. 2018 February ; 46(1): 98–104.
  8. Marwan Alqunaee, Rose Galvin, Tom Fahey. Diagnostic Accuracy of Clinical Tests for SubacromialImpingement Syndrome: A Systematic Review and Meta-Analysis. Arch Phys Med Rehabil Vol 93, February 2012; 229-235; 
  9. Lori A. Michener, Matthew K. Walsworth, William C. Doukas, Kevin P. Murphy. Reliability and Diagnostic Accuracy of 5 Physical Examination Tests and Combination of Tests for Subacromial Impingement. Arch Phys Med Rehabil 2009;90:1898-903.