PRWE: Patient rated wrist evaluation

La valutazione dell’outcome percepito dal paziente è una componente sempre più rilevante nella pratica clinica basata sull’evidenza. Tra i PROMs (patient-report outcome measures) specifici per il distretto del polso, la Patient Rated Wirst Evaluation PRWE è uno degli strumenti più utlizzati. Sviluppata originariamente per monitorare l’andamento clinico dei pazienti con fratture del radio distale, la PRWE è oggi impiegata per una vasta gamma di condizioni muscolo scheletriche che interessano il polso e l’arto superiore. La riabilitazione del polso richiede perciò una presa in carico globale che vada oltre la semplice normalizzazione del ROM o del recupero della forza. Il recupero delle funzioni del polso deve essere centrato sulla persona e sulla rieducazione del gesto in quanto espressione di un processo percettivo e cognitivo. Il PRWE è affidabile, valido e reattivo in molte condizioni del polso [1] e rappresenta una scala soggettiva che, se ben integrata, può diventare una bussola per orientare l’intervento terapeutico sul piano biomeccanico e rieducativo.
Descrizione del questionario/scala di valutazione
La PRWE è una scala auto valutativa composta da 15 item, suddivisi in 2 sezioni principali: dolore (5 item) e funzione (10 item). La sezione valutativa della “funzione” è a sua volta divisa in “attività specifiche” e “attività usuali” che esplorano rispettivamente attività precise (es. girare una maniglia, portare un peso) e attività quotidiane (es. igiene personale, attività lavorative). Ogni item è valutato su una scala numerica da 0 (nessun dolore o difficoltà) a 10 (massimo dolore o difficoltà). Considerato il punteggio raggiunto nella sezione “dolore” va sommato alla metà del punteggio ottenuto nella sezione “funzione”; quanto più il punteggio risultante si avvicina allo 0 migliore sarà lo stato del polso del paziente e viceversa se il risultato finale sarà vicino a 100.
Valori Psicometrici
La PRWE ha dimostrato ottime proprietà psicometriche, La sua validità è supportata dalla forte correlazione con altri strumenti validati per l’arto superiore, come il DASH (Disabilities of the Arm, Shoulder and Hand). L’affidabilità dei test-retest è stata eccellente (ICC 0,90). Il PRWE è quindi uno strumento affidabile e valido per la valutazione del dolore e della disabilità da parte del paziente [2]. La PRWE è ingrado di rilevare cambiamenti clinicamente significativi anche in fasi precoci della riabilitazione, Il valore di MDC (Minimal Detectable Change) è stato stimato intorno a 11,5 punti, mentre il MCID (Minimal Clinically Important Difference) si aggira sui 14 punti, rendendo i parametri risultanti dalla PWRE utili per interpretare l’efficacia degli interventi.
Interpretazione dei risultati
Il dolore e la funzione non vanno considerati come meri dati oggettivi, ma come il risultato di un’interazione continua tra percezione, cognizione e movimento. In quest’ottica i punteggi della PRWE diventano indicatori dell’esperienza soggettiva del paziente, e non semplici numeri e dati da normalizzare, dovremmo leggere questi dati anche alla luce delle rappresentazioni corticali dell’immagine del corpo e del movimento.
Il punteggio totale e i punteggi delle singole sottosezioni comunque forniscono indicazioni pratiche sull’impatto del dolore e della disfunzione nella vita quotidiana del paziente. Punteggi più bassi indicano una condizione migliore del polso. Ad esempio, un punteggio totale di 20 suggerisce un dolore e una disabilità lievi, mentre un punteggio di 80 indica problemi significativi. È importante considerare che fattori come età, sesso e storia di infortuni possono influenzare i punteggi: le donne tendono ad avere punteggi leggermente più alti rispetto agli uomini, e le persone con precedenti fratture o interventi chirurgici al polso possono presentare punteggi più elevati. Un miglioramento significativo si considera clinicamente rilevante se il punteggio totale diminuisce di almeno 14 punti.
La PRWE può diventare uno strumento dialogico: un modo per ascoltare il paziente, comprendere il suo vissuto corporeo e orientare il trattamento verso il recupero della funzione, intesa non solo come performance ma come espressione della relazione tra corpo e mondo.
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- “A Systematic Review of the Measurement Properties of the Patient-Rated Wrist Evaluation“. Mehta SP, MacDermid JC, Richardson J, MacIntyre NJ, Grewal R. Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy, 2015]
- “Patient Rating of Wrist Pain and Disability: A Reliable and Valid Measurement Tool“. MacDermid JC, Turgeon T, Richards RS, Beadle M, Roth JH. Journal of Orthopaedic Trauma, 1998;12(8):577–586]