Oxford Shoulder Score

L’Oxford Shoulder Score (OSS) è un questionario autocompilato dal paziente che è stato inizialmente sviluppato per valutare il dolore e…

L’Oxford Shoulder Score (OSS) è un questionario autocompilato dal paziente che è stato inizialmente sviluppato per valutare il dolore e la qualità di vita percepiti in soggetti sottoposti ad intervento chirurgico di spalla. È utilizzabile indipendentemente dal tipo di intervento somministrato, escludendo solo le stabilizzazioni chirurgiche per le quali esiste uno strumento più specifico (Oxford Shoulder Instability Score). [1]

Nasce nel 1996 da J. Dawson, R. Fitzpatrick, A. Carr per rispondere all’esigenza dei chirurghi ortopedici di avere un feedback da parte dei pazienti riguardo l’esito dell’intervento. Ad oggi il questionario viene anche utilizzato in soggetti non chirurgici con dolore alla spalla, tuttavia risulta essere meno discriminatorio nelle fasce con outcome medio-basso. [9]

Negli anni successivi è stato poi convalidato e tradotto in italiano [2] e in molte altre lingue. [3-7]

Circa 10 anni dopo la nascita del questionario gli stessi autori hanno eseguito una revisione del sistema di punteggio mantenendo però inalterati i quesiti. [8]


Descrizione del questionario

L’Oxford Shoulder Score è un questionario composto da 12 items con 5 possibili risposte ciascuno. I quesiti fanno riferimento alle 4 settimane precedenti la somministrazione del questionario e i domini di interesse sono:

  • Dolore (4 items)
  • Qualità di vita (8 items)

Il questionario deve essere somministrato almeno due volte: prima dell’intervento e ad un follow up nel post-operatorio. Nel caso di un coinvolgimento bilaterale, piuttosto che modificare il questionario, si consiglia di somministrarne uno per ogni lato [8].

Essendo un questionario autocompilato, il numero di bias (distorsioni che possono alterare il risultato) rispetto ad una versione somministrata dal clinico è minore. Inoltre, è possibile compilarlo a distanza e i dati ottenuti, partendo dalla prospettiva del paziente, riflettono meglio il grado di soddisfazione del trattamento. [8]


Valori psicometrici

La versione italiana dell’Oxford Shoulder Score risulta essere uno strumento valido e affidabile avendo un’elevata consistenza interna e un’elevata riproducibilità. [2]

  • La consistenza interna (presenza o meno di coerenza tra gli items) è stata verificata utilizzando il coefficiente alfa di Cronbach (range da 0 a 1) con un punteggio di 0,95. Anche eliminando individualmente uno per uno gli items, tale valore non scende al di sotto di 0.93. Più elevato è il valore (vicino a 1), maggiore sarà la coerenza fra gli items del questionario.
  • La riproducibilità (grado con cui uno strumento fornisce gli stessi risultati in somministrazioni ripetute) è stata verificata dal coefficiente di correlazione r di Pearson (range da –1 a +1)con un punteggio di 0,97, indice di un’elevata congruenza fra i dati. Il valore è stato ottenuto somministrando due scale identiche agli stessi individui in successione (Test-retest).
  • La validità (capacità di uno strumento di misurare effettivamente ciò che si propone di misurare) è stata verificata calcolando il coefficiente di correlazione r di Pearson fra l’Oxford Shoulder Score e le seguenti scale: University of California Los Angeles Shoulder Rating Scale (UCLA), Constant-Murley Score (CSM) e SF-36.

I valori ottenuti per la validazione del questionario italiano derivano da uno studio composto da 140 pazienti con età superiore a 18 anni e dolore di spalla (causa infiammatoria o degenerativa). Lo studio ha mostrato un’elevata compliance da parte degli individui nel completare il questionario grazie alla semplicità e al poco tempo necessario alla compilazione. [2] I dati risultano in accordo con gli studi in lingua originale. [1,8] È doveroso sottolineare che questo è l’unico studio presente riguardo la validazione in italiano [2] e per di più non fa riferimento ad intervento chirurgico nei pazienti reclutati.


Interpretazione dei risultati

Nella prima edizione della scala [1] alle risposte multiple veniva dato un valore da 1 (condizione migliore) a 5 (condizione peggiore), in modo da ottenere un punteggio totale compreso tra 12 e 60 (massimo dolore e disabilità percepibili).

Nella versione rivisitata [8] della Oxford Shoulder Score i valori sono stati modificati con un minimo di 0, che corrisponde adesso ad una condizione peggiore, ed un massimo di 4, corrispondente alla condizione migliore. Si ottiene così un punteggio totale compreso tra 0 e 48 (minimo dolore e disabilità percepiti).

La versione italiana dell’Oxford Shoulder Score si basa sul primo sistema di punteggio ma questo è facilmente convertibile con una sottrazione. Per esempio, se un paziente ottiene 35 al pre-operatorio e 20 al post-operatorio, per adattare i punteggi al secondo sistema basterà fare 60-35= 25 e 60-20= 40, evidenziando quindi una differenza di 15 punti (da 25 a 40) tra il pre e il post operatorio. Nella versione rivisitata questo indica un miglioramento dell’outcome, in quanto il punteggio più alto corrisponde a una migliore condizione del paziente.

Nel caso in cui non vengano compilate 1 o 2 risposte del test, si consiglia di attribuire ai valori mancanti il valore medio di tutte le risposte che il paziente ha dato agli altri quesiti e, successivamente, calcolare il totale. In assenza di più di 2 risposte non si consiglia il calcolo del valore totale. [8]

Non sono presenti categorizzazioni o valori di cut-off, sconsigliati da parte degli autori perché consideratori troppo variabili da popolazione a popolazione. [8] I punteggi ottenuti dovrebbero quindi essere usati unicamente per valutare l’entità e la presenza di un miglioramento nel tempo a seguito di un intervento chirurgico di spalla.

Nella pratica clinica, quando ritenuto opportuno, il questionario può essere somministrato anche a soggetti con dolore di spalla non trattati chirurgicamente, ricordando però che questo strumento nasce con uno scopo differente.

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  • u003colu003ern tu003cliu003eDawson, J., Fitzpatrick, R., u0026amp; Carr, A. (1996). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8682827/u0022u003eQuestionnaire on the perceptions of patients about shoulder surgeryu003c/au003e. u003cemu003eThe Journal of bone and joint surgery. British volumeu003c/emu003e, u003cemu003e78u003c/emu003e(4), 593–600.u003c/liu003ern tu003cliu003eMurena, L., Vulcano, E., D’Angelo, F., Monti, M., u0026amp; Cherubino, P. (2010). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19896392/u0022u003eItalian cross-cultural adaptation and validation of the Oxford Shoulder Scoreu003c/au003e. u003cemu003eJournal of shoulder and elbow surgeryu003c/emu003e, u003cemu003e19u003c/emu003e(3), 335–341. https://doi.org/10.1016/j.jse.2009.07.068u003c/liu003ern tu003cliu003eHuber, W., Hofstaetter, J. G., Hanslik-Schnabel, B., Posch, M., u0026amp; Wurnig, C. (2004). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15480714/u0022u003eThe German version of the Oxford Shoulder Scoreu002du002dcross-cultural adaptation and validationu003c/au003e. u003cemu003eArchives of orthopaedic and trauma surgeryu003c/emu003e, u003cemu003e124u003c/emu003e(8), 531–536. https://doi.org/10.1007/s00402-004-0716-zu003c/liu003ern tu003cliu003eTuton, D., Barbe, C., Salmon, J. H., Dramé, M., Nérot, C., u0026amp; Ohl, X. (2016). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27460650/u0022u003eTranscultural validation of the Oxford Shoulder Score for the French-speaking population.u003c/au003e u003cemu003eOrthopaedics u0026amp; traumatology, surgery u0026amp; research : OTSRu003c/emu003e, u003cemu003e102u003c/emu003e(5), 555–558. https://doi.org/10.1016/j.otsr.2016.05.010u003c/liu003ern tu003cliu003eRoh, Y. H., Noh, J. H., Kim, W., Oh, J. H., Gong, H. S., u0026amp; Baek, G. H. (2012). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21959695/u0022u003eCross-cultural adaptation and validation of the Korean version of the Oxford shoulder scoreu003c/au003e. u003cemu003eArchives of orthopaedic and trauma surgeryu003c/emu003e, u003cemu003e132u003c/emu003e(1), 93–99. https://doi.org/10.1007/s00402-011-1393-3u003c/liu003ern tu003cliu003eGonçalves, R. S., Caldeira, C. Q., Rodrigues, M. V., Felícia, S. C., Cavalheiro, L. M., u0026amp; Ferreira, P. L. (2018). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30091954/u0022u003eCross-cultural adaptation and validation of the Portuguese version of the Oxford Shoulder Score (OSS). Cross-cultural adaptation and validation of the Portuguese version of the Oxford Shoulder Score (OSS)u003c/au003e. u003cemu003eActa reumatologica portuguesau003c/emu003e, u003cemu003e43u003c/emu003e(2), 102–108.u003c/liu003ern tu003cliu003eBerendes, T., Pilot, P., Willems, J., Verburg, H., u0026amp; te Slaa, R. (2010). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20421170/u0022u003eValidation of the Dutch version of the Oxford Shoulder Scoreu003c/au003e. u003cemu003eJournal of shoulder and elbow surgeryu003c/emu003e, u003cemu003e19u003c/emu003e(6), 829–836. https://doi.org/10.1016/j.jse.2010.01.017u003c/liu003ern tu003cliu003eDawson, J., Rogers, K., Fitzpatrick, R., u0026amp; Carr, A. (2009). u003ca href=u0022https://link.springer.com/article/10.1007/s00402-007-0549-7u0022u003eThe Oxford shoulder score revisitedu003c/au003e. u003cemu003eArchives of orthopaedic and trauma surgeryu003c/emu003e, u003cemu003e129u003c/emu003e(1), 119–123. https://doi.org/10.1007/s00402-007-0549-7u003c/liu003ern tu003cliu003eHenrotin, J. B., u0026amp; Petit-Gelin, V. (2022). u003ca href=u0022https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35723140/u0022u003eRasch analysis of the Oxford shoulder score in a non-surgical occupational populationu003c/au003e. u003cemu003eWork (Reading, Mass.)u003c/emu003e, 10.3233/WOR-205334. Advance online publication. https://doi.org/10.3233/WOR-205334u003c/liu003ern tu003cliu003eu003c/liu003ernu003c/olu003e